Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

É Parma una città europea? É questo il filo conduttore della presentazione del volume monografico della rivista il Mulino “Viaggio in Italia – Racconto di un Paese difficile e bellissimo” (N° 6/2017) che si terrà mercoledì 21 marzo, alle ore 18, alla Libreria Feltrinelli di via Farini 17.

Alla discussione prenderanno parte il Rettore dell’Ateneo Paolo Andrei, Guido Barilla, Presidente del Gruppo Barilla e del Barilla Center for Food and Nutrition, e Franco Mosconi, autore del capitolo dedicato a Parma e professore di Economia industriale dell’Ateneo. Dario Di Vico, inviato del Corriere della Sera, modererà la discussione.

Il volume, curato da Bruno Simili e Gianfranco Viesti, è il frutto del “viaggio” in sessanta tappe attraverso il Paese condotto dalla rivista il Mulino nella seconda metà del 2017. La puntata su Parma, scritta appunto da Franco Mosconi, cerca di offrire una risposta alla questione sulla vocazione europea della città e, in particolare, della sua economia.

Dalla Presentazione del volume:
«Sessant’anni dopo Piovene si può dire qualcosa del nostro Paese ricorrendo alla formula del “viaggio in Italia”. Questo numero monografico è un racconto composto lungo la Penisola grazie a una straordinaria rete di collaboratori che, il nostro Paese, lo studiano e lo analizzano per mestiere ogni giorno. Via via che arrivavano le corrispondenze dalle varie città, dalle regioni, dai territori maturava l’impressione che questo viaggio aggiungesse diversi elementi alla comprensione di un’Italia che, paradossalmente, viene descritta con regolarità da grafici e tabelle, con abbondanza di cifre e percentuali, ma che in realtà non conosciamo se non in piccola parte. Siamo sommersi di dati e conosciamo così poco quel che succede nel nostro Paese, specie nel nuovo secolo e con la grande crisi. Un paradosso che si può cogliere nella ripetitività dei commenti a molte analisi macro – dopo un rapporto annuale sull’economia, dopo un’indagine demografica, dopo l’ennesima rappresentazione statistica – e che ci conducono il più delle volte alla stessa conclusione: siamo un Paese alla deriva, destinato inesorabilmente a declinare, nonostante sacche più o meno piccole di eccellenza sparse qua e là. Ma è davvero così?».

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